New York – Manhattan in Motocicletta

Pubblicato sul N. 243  Maggio/Giugno 2017 di Mototurismo

Non esiste al mondo città paragonabile a New York. La Grande Mela, la città che non dorme mai, attira ogni anno cinquanta milioni di visitatori per la sua unicità e la capacità di far sentire sempre nell’ombelico del mondo.Situata alla foce del fiume Hudson, sull’Oceano Atlantico, tra gli stati del New Jersey e del Connecticut, New York è un agglomerato di quasi venti milioni di abitanti, che vivono in cinque distretti: Manhattan, Bronx, Queens, Brooklyn e Staten Island.
Manhattan è senza dubbio il cuore pulsante di questa città, il luogo in cui la maggior parte dei visitatori si riversa, il centro culturale, amministrativo e finanziario. Famosa per il suo traffico allucinante e per le code infinite e mortificanti nelle ore di punta. La gente si sposta con i mezzi pubblici in autobus e metropolitana, ma c’è anche chi non disdegna di usare la bicicletta che a breve avrà a disposizione più di 100 chilometri di pista ciclabile, mentre le automobili private, che in ogni caso sono tante, sono state disincentivate dal costo esorbitante dei parcheggi e dei pedaggi. La stessa sorte purtroppo la subiscono anche le motociclette.                                                                Abbiamo visitato New York diverse volte sia d’estate sotto il sole cocente e la calura insopportabile, che in inverno sotto le tormente di neve che non di rado spazzano la città avvolta nel freddo glaciale. Quale fosse la stagione, l’abbiamo sempre trovata straordinaria. Abbiamo percorso tanti chilometri a piedi lungo i suoi viali, attraverso le sue streets, con gli occhi puntati verso le cime di scintillanti grattacieli, ci siamo sentiti ingoiati dai cunicoli della metropolitana tra gente di ogni estrazione sociale, religione, colore, immersa in un mondo a se stante che quotidianamente trascorre diverse ore “sepolta” nel sottosuolo di Manhattan.
Per questo viaggio  “addenteremo” la Grande Mela in modo diverso, questa volta visiteremo New York in sella ad una motocicletta.  Faremo quindi qualcosa di alternativo rispetto al solito, ben coscienti di affrontare inevitabili difficoltà, ma anche sicuri di essere ripagati da grandi soddisfazioni.
Entriamo a Manhattan dal Lincoln Tunnel perché ci piace soffrire, dopo aver superato il casello per il pedaggio e una lunga fila sia fuori che dentro la lunga galleria surriscaldata dalle auto incolonnate all’ora di punta. Mezz’ora in apnea senza nessuna possibilità di sorpassare i mezzi davanti a noi, poi finalmente una boccata d’aria fresca e una ripida strada a spirale ci porta nel cuore della città.
Non abbiamo impostato sul nostro tecnologico Navigatore Gps mete da raggiungere perché vogliamo fare un giro seguendo solo il nostro istinto. Oltretutto perdersi a Manhattan è quasi impossible. Basta solo sapere che “Le Streets” sono le strade orizzontali e hanno un numero progressivo dal basso verso l’alto, vale a dire da Sud a Nord.
Mentre “Le Avenues” sono le grandi strade verticali che si contano da destra verso sinistra e la Quinta Avenue è lo spartiacque tra il West (Ovest) e l’Est.
Times Square è di sicuro un punto di riferimento a Manhattan con i teatri di Broadway, un numero incredibilmente alto di insegne luminose, neon animati che hanno reso questo luogo un simbolo dell’aspetto urbano di New York. Da Times Square la Settima Avenue incrocia con la storica Broadway, l’unica Avenue che al contrario delle altre tutte dritte scende obliqua verso il Madison Square Park sulla Quinta e Union Square Park sulla Park Avenue. Seguendo sempre Broadway raggiungiamo il Finacial District vale a dire il centro degli affari di Wall Street. A poca distanza c’è anche il National September 11 Memorial & Museum che racconta a milioni di visitatori l’orribile attentato alle Torri Gemelle.
Il Ponte di Brooklyn, la cui costruzione risale al 1863 all’epoca era il più lungo ponte sospeso al mondo ed il primo nella storia ad essere costruito in acciaio. Oggi ha certamente perso il suo primato in termini dimensionali, ma ha indubbiamente mantenuto tutto il suo fascino divenendo uno dei simboli di New York. Trovare la strada giusta per imboccare il ponte non è semplice, ma tanta “fatica” viene ripagata dall’emozione di percorrere questa affascinate costruzione in sella ad una moto. Oggi il ponte di Brooklyn viene regolarmente utilizzato dai Newyorkesi per andare da Manhattan a Brooklyn e viceversa. Noi percorriamo i suoi 1825 metri di lunghezza in tutti e due i sensi seguendo le sue tre corsie per ogni senso di marcia. Magico il rientro al tramonto con una fantastica vista sulla Lower Manhattan, la zona finanziaria di New York City.
Il Greenwich Village è un’altro luogo imperdibile della città.
Nel Village non è difficile rimanere colpiti dalle stravaganti costruzioni e delle tipiche case a schiera, le più famose risalgono al lontano 1850. La seconda università cittadina, dopo la Columbia situata nel Nord di Manhattan per importanza, è la prestigiosa New York University, sita a Washington Square. L’ateneo, fondato nel 1831, è attualmente la più grande università privata di tutti gli Stati Uniti.
Puntiamo a Nord verso la Grand Central Station, con i suoi 67 binari la stazione ferroviarie più grande del mondo. E’ assolutamente da vedere. Ogni giorno frequentata da un milione di persone che incrociano i propri destini sotto la maestosa volta stellata del suo soffitto oppure davanti al preziosissimo orologio a quattro facce. Poco distante c’è la biblioteca pubblica di New York, una delle più grandi d’America con i suoi 25 milioni di libri. Per chi ama lo shopping è obbligatorio una capatina al Rockefeller Center sulla Quinta vicino alla Cattedrale di San Patrizio, il principale luogo di culto cattolico di New York e sede vescovile dell’omonima arcidiocesi,
costruita tra il 1853 ed il 1878 in stile neogotico secondo gli schemi delle cattedrali gotiche europee.
Per gli amanti degli spettacoli musicali c’è la Radio City Music Hall conosciuto negli Stati Uniti come “The Showplace of the Nation”, inaugurato il 27 dicembre 1932. Il teatro è anche la sede del Radio City Christmas Spectacular, il tradizionale spettacolo natalizio newyorkese che va in scena dal 1933.
Il nostro percorso passa poi per Central Park, un’enorme polmone verde nel cuore della città. Un mondo a parte dove passeggiare a piedi o in bicicletta, correre o rilassarsi dallo stress metropolitano. A due passi ci sono anche il MOMA (Museum of Modern Art), il Museo storia naturale e la Frick Collection ovvero il museo che ospita, divisi in sedici gallerie, i dipinti di Vermeer, Cimabue, Goya e Turner.
Imperdibile anche una visita all’Empire State Building, in stile art déco, situato nel quartiere all’angolo tra la Quinta Avenue e la 34 Street. Divenuto uno dei maggiori simboli della città, con i suoi 443 metri di altezza è stato il grattacielo più alto del mondo fra il 1931 e il 1967, fino a quando fu superato dalle Torri Gemelle, per poi riassumere il primato cittadino dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 e tornare al secondo posto nel 2014 con l’inaugurazione del One World Trade Center, alto 541 metri.
Spostarsi a Manhattan in motocicletta è impegnativo oltre che costoso, spesso ci si ritrova ad arrancare in colonna dietro a migliaia di veicoli e quando ci si ferma per una sosta in alcune zone non si può nemmeno parcheggiare, tuttavia la scelta anche se un po’ azzardata, è perlomeno affascinante. Manhattan ha il dono ti farti sentire importante ed unico anche quanto ti soffoca con l’imponenza dei suoi grattacieli. Usciamo dalla Big Apple seguendo la stessa via che abbiamo intrapreso all’entrata. Il Lincoln Tunnel ci riporta verso il Garden State. Prima di allontanarci definitivamente da questa grande metropoli facciamo una breve sosta a Hoboken, sulla sponda dell’Hudson River nel New Jersey, dove ammiriamo ancora una volta lo spettacolare tramonto sullo skyline di Manhattan e la magia delle luci che si riflettono scintillanti nelle acque della baia.