Un gruppo di amici.
La voglia di stare insieme davanti ad una buona bottiglia.
La ricerca scrupolosa della qualità, di antichi sapori, rari o sconosciuti.
Sono iniziate con questi presupposti e quasi per caso, le frequentazioni della “Setta dei Veleni” dove naturalmente i “Veleni” sono il cibo ed i vini…
Il rituale è sempre lo stesso, la prima decisione da prendere riguarda il vino, poi, in seconda battuta, il cibo. Mai viceversa.
I partecipanti della Setta sono pochi e fortunati.Non c’è nessuna possibilità di far parte del gruppo, ma di tanto in tanto e solo su invito si concede a qualche novizio di partecipare all’evento.
I pilastri portanti della Setta dei Veleni sono i fratelli Mauro e Danilo, titolari dell’enoteca dei Meli che con loro competenza ed un pizzico di follia, hanno dato il via agli incontri.
Nei primi anni la preparazione dei cibi era lasciata a chiunque nel gruppo volesse cimentarsi ai fornelli, oppure si attingeva alle grandi ricette di famiglia. I risultati erano buoni risotti, paste, lasagne fatte in casa, piatti tipici, come “cassola e bruscit” o stufato d’asino con polenta.
Ma la svolta culinaria è arrivata quando, con un vero e proprio colpo di fortuna, abbiamo conosciuto Alessandro Barzaghi, cuoco professionista e grande appassionato di vini, al quale, più tardi si è affiancato anche il Zanzottera detto “Zà-zà”.
I due Chef , che lavorano da anni al rinomato ristorante “Cinque Campanili” di Busto Arsizio hanno permesso alla “Setta dei Veleni” di decollare a livelli prima di allora inimmaginabili.
La Fantasia al potere, ogni desiderio, ogni sfida diventa possibile.
La trippa con le cozze e cappesante, sovracostina di patanegra con patate alla tequila, scaloppa di fois gras d’oca su passato di fagioli neri alla messicana , hamburger di coccodrillo, mousse di cioccolato fondente con cuore di gelatina al campari.
Insomma il tronfo ed il sollazzo puro della papilla.
Il resto della goduria, riguarda la ricerca dei vini, il piacere di immaginare gli accostamenti più corretti o i più azzardati, il cullare nella mente l’idea di come esploderanno in bocca i sapori ed i profumi, di come cibo e vino si fonderanno per regalarci sensazioni sublimi.
Un’attesa spasmodica che terminerà solo nella “Cena deiVeleni,”assaggiando bottiglie uniche e memorabili.
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